Alfa-1-Antitripsina, edema, epatiti, gastriti

Alfa-1-Antitripsina

L’Alfa-1-Antitripsina è una glicoproteina sintetizzata dal fegato capace di azione inibente sulla attività della tripsina e di altri enzimi proteolitici quali la chimotripsina, la trombina, l’elastasi. Il deficit di alfa-1-Antitripsina è dovuto a una mutazione ereditaria nel gene che controlla la produzione e il rilascio di questo enzima. L’insufficienza dell’alfa-1-Antitripsina e delle sue forme attive nel sangue, dovuta a un’alterazione strutturale dell’enzima, determina l’insorgenza di malattie del fegato (cirrosi presente anche nel bambino) e polmonari (enfisema con difficoltà del respiro e tosse).

Ha un ruolo molto importante nel nostro sistema immunitario. Essa agisce come inibitore naturale della tripsina, un enzima che se non viene controllato può causare danni ai tessuti del nostro corpo.

Tuttavia, alcune persone nascono con una carenza di AAT, che può portare a gravi problemi di salute come enfisema polmonare, bronchite cronica e malattie del fegato. I sintomi possono variare da persona a persona e possono includere difficoltà respiratorie, tosse cronica, affaticamento e perdita di peso.

Se si sospetta di avere una carenza di AAT, è importante consultare un medico per una diagnosi precisa e un trattamento adeguato. Il test per la carenza di AAT è semplice e indolore e può essere fatto con un prelievo di sangue.

Il trattamento per la carenza di AAT può includere l’assunzione di AAT purificata da fonti umane o la terapia genica per correggere il difetto genetico che causa la carenza. È anche importante evitare fumo di sigaretta e inquinamento atmosferico,

Patologie

Valori elevati di Alfa 1-antitripsina si possono riscontrare in caso di edema angioneurotico ereditario, gastriti, ulcera gastrica, epatiti, pancreatiti, diabete, patologie renali, artriti, artrosi.

Valori normali

140 – 320

Fattori interferenti

L’esercizio fisico, la gravidanza, i contraccettivi orali, le patologie polmonari croniche, possono fare aumentare i livelli sierici dell’esame. Il paziente deve essere a digiuno da almeno 8 ore prima di eseguire il test.Si raccomanda la sospensione dei contraccettivi orali almeno 24 ore prima del test.

Provetta specifica per il siero: tappo rosso.