Fenitoina
La Fenitoina viene utilizzata per le sua attività anticonvulsivante ed è quindi utile nella terapia delle forme parziali di epilessia, specialmente quelle con sintomatologia complessa e nelle convulsioni generalizzate tonico-cloniche, come pure nelle forme miste. La Fenitoina ha una farmacocinetica dipendente dalla dose. La concentrazione del farmaco nel plasma aumenta in modo non proporzionale all’aumento della dose ed il tempo necessario per raggiungere una concentrazione costante può essere molto variabile.
A seconda della capacità di metabolizzazione del paziente, il tempo necessario per raggiungere un livello costante può variare dagli 8 ai 50 giorni di somministrazione orale. In caso di sovradosaggio si possono verificare effetti tossici del sistema nervoso centrale quali nistagmo, vertigini, visione sdoppiata, atassia.
Fattori interferenti
I livelli del farmaco possono variare in caso di epatite acuta, mononucleosi e malattie epatiche croniche. L’insufficienza renale può incrementare la concentrazione di fenitoina libera. Le concentrazioni di fenitoina diminuiscono durante trattamento con fenobarbitale.
Provetta specifica per il siero: tappo rosso.
Esami di laboratorio:
Emocromo, Azotemia, Creatininemia, Esame delle urine, Fenobarbitale (Gardenale)
Malattie, sintomi e pagine collegate:
Omeopatia, Medicina Alternativa, Medicina Chiropratica, Medicina Naturopatica, Medicina Ayurvedica, Pressione del sangue, Malattia di Alzheimer, Morbo di Parkinson, Epilessia
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