Celiachia e cellule T
La celiachia è una malattia autoimmune scatenata dall’ingestione di glutine in individui geneticamente predisposti. Attualmente, l’unico trattamento efficace consiste in una dieta rigorosamente priva di glutine per tutta la vita. Tuttavia, recenti ricerche stanno esplorando nuove terapie farmacologiche per migliorare la gestione della malattia.
Le cellule T svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo e nella progressione della celiachia. Ecco come:
Ruolo nel morbo celiaco
Attivazione da parte del glutine:
Nelle persone geneticamente predisposte (con alleli HLA-DQ2 o HLA-DQ8), i frammenti di glutine vengono modificati dall’enzima transglutaminasi tissutale (TG2) e presentati alle cellule T CD4+ nel contesto delle molecole HLA-DQ2/DQ8.
Queste cellule T riconoscono i peptidi di glutine come “nemici” e si attivano, innescando una risposta infiammatoria cronica.
Produzione di citochine infiammatorie:
Le cellule T helper di tipo 1 (Th1) producono IFN-γ (interferone gamma), che danneggia direttamente la mucosa intestinale.
Le cellule Th17 producono IL-17, contribuendo all’infiammazione mucosale.
Cellule T citotossiche (CD8+) intraepiteliali:
Queste cellule riconoscono e attaccano gli enterociti (cellule della mucosa intestinale), portando all’atrofia dei villi, uno dei segni più caratteristici della celiachia.
La loro attivazione anomala è mediata anche da segnali di stress cellulare e dalle citochine prodotte dalle cellule T CD4+.
Tolleranza immunitaria alterata:
In condizioni normali, il sistema immunitario dovrebbe tollerare il glutine; nella celiachia, questa tolleranza si rompe, e le cellule T diventano “auto-aggressive”.
Nuove terapie in sviluppo
Alcuni farmaci sperimentali (come Nexvax2, un vaccino terapeutico in fase di sviluppo) cercano di “rieducare” le cellule T a tollerare il glutine.
Altri studi stanno esplorando farmaci immunomodulatori che riducano l’attività delle cellule T infiammatorie senza compromettere la risposta immunitaria generale.
Inibitori della transglutaminasi 2 (TG2)
Uno dei farmaci sperimentali più promettenti è il ZED1227, un inibitore selettivo della transglutaminasi tissutale 2 (TG2). Questo enzima svolge un ruolo chiave nella patogenesi della celiachia, modificando i peptidi del glutine e facilitando la risposta immunitaria che danneggia la mucosa intestinale.
In uno studio clinico internazionale di fase 2a, pubblicato sul New England Journal of Medicine nel 2021, il ZED1227 è stato somministrato a pazienti celiaci insieme a una dose controllata di glutine per sei settimane. I risultati hanno mostrato che il farmaco ha protetto efficacemente la mucosa intestinale dal danno indotto dal glutine, con una maggiore efficacia alle dosi più elevate (50 e 100 milligrammi). Inoltre, il farmaco è stato ben tollerato senza effetti collaterali significativi.
Successivamente, uno studio pubblicato su Nature Immunology nel 2024 ha analizzato l’efficacia molecolare del ZED1227. L’analisi dell’attività genetica ha confermato che il farmaco previene efficacemente il danno e l’infiammazione della mucosa intestinale indotti dal glutine. Tuttavia, è prematuro affermare che il ZED1227 possa sostituire la dieta priva di glutine; potrebbe piuttosto rappresentare un complemento terapeutico per migliorare la qualità di vita dei pazienti celiaci.
Considerazioni finali
È importante sottolineare che, sebbene il ZED1227 rappresenti un promettente candidato farmacologico, sono necessari ulteriori studi clinici su larga scala per confermare la sua efficacia e sicurezza a lungo termine. Attualmente, la dieta priva di glutine rimane il trattamento standard per la celiachia. Le terapie emergenti, come il ZED1227, potrebbero in futuro offrire un supporto aggiuntivo, soprattutto per quei pazienti che non ottengono una completa remissione dei sintomi con la sola dieta.
Esami di laboratorio:
Emocromo, Sideremia, Transferrina, Ferritina, Sangue occulto nelle feci, Calprotectina fecale, Gastropanel, Anticorpi anti-Endomisio, Anticorpi anti-Gliadina, Anemia mediterranea, Anemia, Transglutaminasi, Disbiosi-Test, Elastasi, Pep-Test, Lattoferrina fecale, Zonulina, Zinco
Malattie, sintomi e pagine collegate:
Checkup gastroenterologico, Intolleranze, Gastroenterologia, Obesità, Nutrigenetica, Colite, Appendicite, Malattie genetiche rare, Diarrea, Dossier-epatite
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