Creatininemia
La Creatininemia e l’azotemia sono utilizzate come indice di funzionalità renale. La creatinina è principalmente filtrata dai reni ed il suo livello nel sangue è usato come indicazione della normale filtrazione del sangue da parte del rene e quindi di una normalità della funzione renale.
Patologie
L’insufficienza renale è la riduzione patologica della funzionalità renale. Se l’insufficienza si instaura rapidamente si parla di insufficienza renale acuta; se invece progredisce lentamente si parla di insufficienza renale cronica. In tutti e due i casi il danno delle cellule renali provoca un aumento dei livelli con una creatininemia alta proporzionale al danno renale. È alta nelle glomerulonefriti acute e croniche. La presenza di una creatinina bassa non è di nessun significato patologico.
A causa della maggiore massa muscolare, i livelli di creatininemia tendono ad essere più alti negli uomini. È aumentata anche nella poliartrite, nello scompenso cardiocircolatorio, nell’ipertiroidismo e nell’acromegalia.
Viene utilizzata insieme all’azotemia nella procedure di dialisi, prima e dopo il trattamento. A volte per una valutazione più completa della funzionalità renale è possibile abbinare anche la determinazione del calcolo della clearance della creatinina che rappresenta un’indice più attendibile della funzione renale.
Valori normali
Uomo: 0,7-1,2 mg/dl
Donna: 0,6-1,2 mg/dl
Bambini: < 2 anni 0,3-0,6 mg/dl
Fattori interferenti
L’assenza di digiuno e l’eccessivo esercizio fisico 8 ore prima del test possono alterare i livelli della creatinina. Si richiedono almeno 8 ore di digiuno prima del test.
Provetta specifica per il siero: tappo rosso.
Esami di laboratorio:
Azotemia, Esame delle urine, Clearance della Creatinina, Clearance dell’urea, urati e fosfati, Beta-2-microglobulina
Malattie, sintomi e pagine collegate:
Intolleranze, Gastroenterologia, Gotta, Urologia, Mezzo di contrasto, Rene, Check-up renale
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