Vaccino contro l’herpes zoster e riduzione del rischio di demenza
Il legame tra il vaccino contro l’herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio) e la riduzione del rischio di demenza è un argomento di crescente interesse nella ricerca medica. Ecco un quadro chiaro e aggiornato:
Cos’è l’herpes zoster?
È una riattivazione del virus Varicella-Zoster (lo stesso della varicella), che resta latente nel sistema nervoso e può riattivarsi più tardi nella vita, soprattutto in persone anziane o immunocompromesse.
Il risultato è un’eruzione cutanea dolorosa e, a volte, complicazioni a lungo termine come la nevralgia post-erpetica.
Il vaccino per l’herpes zoster
Esistono due principali tipi di vaccino:
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Zostavax (a virus vivo attenuato – meno usato oggi) 
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Shingrix (ricombinante, non vivo – attualmente raccomandato) - 
Efficace >90% nella prevenzione dell’herpes zoster e delle sue complicanze. 
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Somministrato in due dosi, a distanza di 2–6 mesi. 
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Raccomandato generalmente per adulti dai 50 anni in su. 
 
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Vaccino e demenza: qual è il legame?
Recenti studi osservazionali hanno suggerito che le persone vaccinate contro l’herpes zoster hanno un rischio ridotto di sviluppare demenza, rispetto ai non vaccinati. Alcuni punti chiave:
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Studio del 2022 (Galles): su una coorte di oltre 280.000 persone, chi aveva ricevuto il vaccino aveva un rischio ridotto del 15-30% di sviluppare demenza. 
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Meccanismo possibile (non confermato): - 
Il vaccino potrebbe ridurre l’infiammazione sistemica. 
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Potrebbe limitare eventi virali nel cervello, come micro-infiammazioni che favoriscono processi neurodegenerativi. 
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Oppure, chi si vaccina ha in generale uno stile di vita più sano, quindi il legame non è necessariamente causale. 
 
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Cosa c’è da sapere
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Non esiste ancora una prova definitiva che il vaccino contro l’herpes zoster prevenga la demenza. 
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Ma i risultati sono promettenti e il vaccino è comunque altamente raccomandato per prevenire l’herpes zoster, che può essere molto debilitante. 
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Alcuni esperti propongono che la prevenzione delle infezioni virali latenti possa diventare parte della strategia per prevenire il declino cognitivo. 
Esami di laboratorio:
Emocromo, Mucoproteine, Quantiferon TB Gold, Proteina C Reattiva (PCR), Monotest, Waaler Rose, ANA (Anticorpi anti nucleo), Reumatest, NDM-1 Superbatterio, H1N1 Influenza A, Tampone Influenza A, Crioagglutinine, Herpes Virus (1, 2, 6), Febbre da Virus West-Nile
Malattie, sintomi e pagine collegate:
Febbre, Escherichia Coli, Pediatria (Malattie dei bambini), Influenza, Chikungunya virus
 
			












































 
			








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