LDH
L’ LDH (Lattatodeidrogenasi), contenuta nel citoplasma, è un enzima in grado di catalizzare in una reazione reversibile la conversione dell’acido piruvico in acido lattico. Mediante elettroforesi può essere ulteriormente suddivisa in 5 isoenzimi.
L’LDH è presente in numerosi tessuti, soprattutto quelli con attiva metabolizzazione del glucosio come muscolo, fegato, cuore e rene. L’analisi su sangue è utile quindi nella valutazione del danno del tessuto cardiaco, epatico, muscolare e renale. Il livello è alto in corso di epatiti acute e croniche anche se non è un indice molto attendibile di alterazione della cellula epatica.
Patologie responsabili dell’aumento dell’LDH
Alcolismo
Anemie e emolisi
Leucemie
Linfoma
Distrofia muscolare
Glomerulonefrite
Sindrome nefrosica
Infarto cardiaco, cerebrale, polmonare, renale
Ipotiroidismo
Meningiti
Mononucleosi infettiva
Neoplasia renale, vescicale o prostatica
Shock
Traumi muscolari
Può risultare basso in seguito ad esposizione ai raggi X
Valori normali
Uomo 5-36 mU/ml
Donna 4-23 mU/ml
Fattori interferenti
Steroidi anabolizzanti, anestetici, aspirina, alcool, narcotici, clofibrati possono elevare i livelli ematici dell’LDH. È consigliabile eseguire il prelievo a digiuno da 8 ore. I farmaci interferenti devono essere sospesi almeno 24 ore prima del prelievo.
Provetta specifica per il siero: tappo rosso.
Esami di laboratorio:
Emocromo, Mucoproteine, VES, Proteina C (PCR), Monotest (VCA), Transaminasi, LDH ed isoenzimi
Malattie, sintomi e pagine collegate:
Checkup, Febbre, Cetriolo Killer
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