Aldolasi
L’Aldolasi è presente nel muscolo scheletrico umano, cervello, fegato e muscolo cardiaco. Le due subunità dell’enzima possono aggregarsi formando tre differenti isoenzimi: la forma molecolare A, predominante nel muscolo scheletrico, la forma B predominante nel fegato,la forma C presente nel cervello ed in altri tessuti. Un valore dell’aldolasi alto nel sangue rappresenta un indice abbastanza attendibile di patologie delle cellule del fegato o del muscolo. L’aldolasi è infatti aumentata in caso di distrofia muscolare di Duchenne, nelle dermatomiositi, nelle polimiositi, ma non nelle atrofie neurogene (sclerosi multipla o miastenia gravis).
Nel cervello, l’aldolasi è essenziale per la produzione di energia e per la formazione di nuovi neuroni. Infatti, il cervello è un organo molto esigente in termini energetici e dipende principalmente dalla glicolisi per la produzione di ATP, la fonte di energia per le cellule. Inoltre, l’aldolasi è coinvolta nella formazione delle sinapsi, le connessioni tra i neuroni che sono fondamentali per la trasmissione dell’informazione nervosa.
Nel fegato, è coinvolta nella regolazione dei livelli di zucchero nel sangue. Infatti, il fegato è l’organo principale per la regolazione della glicemia e l’aldolasi è uno degli enzimi chiave coinvolti nella produzione di glucosio a partire dal glicogeno e da altri substrati.
Valori normali
1,3-8,2 U/l
Fattori interferenti
Può aumentare in corso di epatiti croniche, infarto del miocardio, pancreatite emorragica, gangrene. Farmaci epatotossici, antielminti e insetticidi possono causare un aumento dei livelli di aldolasi. Consigliabile il digiuno da almeno 8 ore.
Provetta specifica per il siero: tappo rosso.
Esami di laboratorio:
Bilirubina, gamma-GT, Anticorpi Anti Virus Epatite A, Anticorpi Anti Virus Epatite B, Anticorpi Anti Virus Epatite C, FibroMAX
Malattie, sintomi e pagine collegate:
Dossier-epatite, Citogenetica, Checkup
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