Istologia e citologia diagnostica
Tipologia delle prestazioni:
Determinazioni Immuno-Isto-Citochimiche
Modalità di invio dei prelievi istologici e citologici
Esami di Istologia
– Materiale operatorio come da asportazione di organo e di neoformazioni dei tessuti molli o dell’osso
– Biopsie endoscopiche dell’apparato gastroenterico, respiratorio ed urinario
– Materiale come da TURB e TURP
– Biopsie del cavo orale e di neoformazioni odontogene e delle cavità nasali
– Cutanee escissionali, incisionali e “shave biopsy”
– Biopsie dell’apparato genitale
– Materiale come da revisione della cavità uterina
– Agobiopsie prostatiche, epatiche, linfonodali e di tumefazioni superficiali e profonde
– Biopsie osteomidollari
– Prelievi autoptici
– Revisione di preparati istologici
Esami Citologici:
– Cervico-vaginale (Pap-test)
– Endometriale
– Urine
– Agoaspirati di neoformazioni d’organo o dei tessuti molli (TAC o eco-guidati)
– Scraping cutanei o delle mucose
– Versamenti pleurici e peritoneali
– Versamenti delle cavità articolari
– Liquido cefalo-rachidiano
– Revisione di preparati citologici
Determinazioni Immuno-Isto-Citochimiche
Antigene di proliferazione Ki-67
Antigene Leucocitario Comune (CD45)
Modalità di invio dei prelievi istologici e citologici
SCHEDE DI ACCOMPAGNAMENTO DEI PRELIEVI
Si prega di utilizzare preferibilmente le schede di richiesta messe a disposizione dal laboratorio. In alternativa inoltrare la richiesta di esame istologico o citologico su carta intestata del medico richiedente.
Sono notizie fondamentali e condizionanti la precisione della diagnosi:
– nome e cognome del paziente
– data di nascita
– sede del prelievo
– dati anamnestici (eventuali terapie praticate, precedenti diagnosi, ecc.)
– reperti radiologici ed ematochimici
BIOPSIE ENDOSCOPICHE E NON, AGOBIOPSIE
– Vanno immediatamente poste in fissativo, possibilmente in una soluzione di formalina al 10%, eventualmente in alcool 70 gradi denaturato, in proporzione 1 a 10 tra il volume del tessuto bioptico e quello del liquido fissativo.
– Si sconsiglia vivamente di porre il materiale bioptico in soluzione fisiologica.
BIOPSIE OSTEOMIDOLLARI, LINFONODALI E MATERIALE OPERATORIO
– Vanno posti in soluzione di formalina al 10% in proporzione 1 a 10 tra il volume del materiale bioptico od operatorio e il volume del liquido fissativo, e consegnati in laboratorio quanto prima.
STRISCI CITOLOGICI DI AGOASPIRATI E PAP-TEST
– Possono essere fissati con il citofix spray o meglio se immediatamente immersi in alcool 95.
MATERIALE DA ESPETTORATI, BRONCOASPIRATI E BRONCOLAVAGGI
– Va fissato in alcool-formolo-acetico.
VERSAMENTI DI CAVITà SIEROSE, LIQUIDI DI CAVITà CISTICHE ED URINE PER CITOLOGIA DEL SEDIMENTO
– Vanno consegnati quanto prima in laboratorio.
MODALITÀ DI RACCOLTA ED INVIO DEL CAMPIONE DI ESPETTORATO
Dopo aver sciacquato la bocca per ridurre i residui di cibo e la contaminazione batterica, si deve raccogliere l’espettorato del primo mattino in un contenitore sterile e portarlo al più presto in laboratorio dove sarà fissato con una miscela di alcool-formolo-acetico prima di essere processato. Questa operazione deve essere ripetuta, per una maggiore attendibilità dell’esame, per 3-5 giorni consecutivi. È importante che l’espettorazione sia “profonda” : si ritiene adeguatamente valutabile un espettorato in cui siano presenti i macrofagi alveolari.
I pazienti con difficoltà nell’espettorazione possono respirare profondamente su un contenitore di acqua calda o su un umidificatore, prima di espettorare. È necessario, inoltre, far pervenire al laboratorio con l’ultimo campione da analizzare anche la scheda di richiesta del laboratorio opportunamente compilata dal medico curante o richiedente l’esame.
ESAME CITOLOGICO DELLE URINE
L’esame citologico delle urine ha come principale indicazione la ricerca di cellule neoplastiche derivanti da tumori della vescica, delle vie escretrici urinarie e dei reni. Poichè neoplasie uroteliali a basso grado e patologie non neoplastiche delle vie urinarie (come traumatismi secondari a cateterismo, a cistoscopia ed alla presenza di calcoli) possono presentare aspetti citologici sovrapponibili.
È indispensabile per una corretta interpretazione citologica, che la lettura sia corredata da dettagliate notizie cliniche da riportare nella specifica scheda consegnata dal laboratorio.
MODALITÀ DI RACCOLTA DEL CAMPIONE DI URINE
Scartare la prima minzione del mattino, bere un bicchiere di acqua, possibilmente passeggiare onde facilitare il distacco di un maggior numero di cellule, e dopo due ore raccogliere direttamente le urine nel contenitore sterile.
MODALITÀ DI INVIO DEI CAMPIONI DI URINE
Ogni esame deve essere accompagnato dalla richiesta medica opportunamente compilata in tutte le sue parti. È preferibile, per un’adeguata valutazione oncocitologica, raccogliere separatamente tre campioni in tre giorni consecutivi, numerando il contenitore (I, II, III) ed etichettandolo con nome, cognome e relativa data di nascita del paziente.
ATTENZIONE! : il campione deve essere consegnato in laboratorio entro 2 ore dalla raccolta e non oltre le ore 10.00 della mattina. In caso contrario, è necessaria una prefissazione delle urine con pari quantità di alcool etilico al 50%.
INDICAZIONI UTILI ALLE PAZIENTI CHE DEVONO ESEGUIRE IL PRELIEVO PER CITOLOGIA DEL SECRETO MAMMARIO
Si raccomanda di:
– Non spremere i capezzoli i giorni precedenti l’esame
– Portare con sè all’appuntamento per il prelievo o far pervenire unitamente allo striscio del secreto mammario la richiesta di esame, opportunamente compilata dal medico curante, ed il risultato di eventuali precedenti esami mammari (mammografia, dutto-galattografia, eco-mammografia, esami citologici e/o istologici).
Recettore per estrogeno
Questo recettore è un fattore di crescita. La sua espressione (positività) su neoplasie maligne, particolarmente nei carcinomi mammari, rappresenta un elemento prognostico favorevole perché dà indicazione per la terapia ormonale e si associa con un miglioramento della DFS e della OS.
Recettore per il progesterone
è un fattore di crescita la cui espressione associata a quella del recettore per l’estrogeno ne rafforza il significato prognostico nella donne in premenopausa.
Antigene di proliferazione Ki-67
Riconosce un antigene nucleare espresso solo nelle cellule in proliferazione.
Citocheratine
Le citocheratine, come filamenti intermedi, fanno parte del citoscheletro delle cellule epiteliali. Perciò l’anticorpo anti-citocheratine è utilizzato nella diagnosi differenziale di neoplasie scarsamente differenziate: la positività citoplasmatica indica la natura epiteliale delle cellule marcate.
Antigene Leucocitario Comune (CD45)
è espresso soprattutto sulla superficie delle cellule linfoidi. Viene utilizzato nella diagnosi differenziale di neoplasie scarsamente differenziate.
p53
è la proteina di un proto-oncogene (gene soppressore) espresso in tutte le cellule nella fase G1 tardiva. L’aumento della p53 nei tumori maligni è riportato in letteratura come un fattore prognostico negativo (si associa all’aumento di metastasi e ad una diminuzione della sopravvivenza). Inoltre, nei carcinomi mammari è inversamente associato all’espressione del numero dei recettori ormonali.
Esami di laboratorio:
Emocromo, Azotemia, Creatininemia, Alfafetoproteina , Albumina, Acidi Biliari, 17-beta-Estradiolo, Bitest, Candida, Cariotipo su sangue, Chlamydia, Cytomegalovirus, Estriolo, Ferritina, Gardnerella, Hb-fetale, Herpes Virus, Insulina, MTHFR, Lac, Proteina C e S, Rosolia, Sideremia, Test di Coombs, TPHA, Toxoplasmosi, Tritest, PlGF (Low plasma placental growth factor)
Malattie, sintomi e pagine collegate:
Infertilità, Gravidanza, Citogenetica, Esenzioni in gravidanza, Checkup, Il decreto legislativo sulle esenzioni dal ticket in gravidanza, Anemia mediterranea, Cancro, Tac: Tomografia computerizzata
Blog del sito: Esami di laboratorio
Questo sito è sponsorizzato dal Grupporedi.it.
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