Ammoniemia
L’Ammoniemia è presente in caso di patologia epatica (epatiti, cirrosi, epatopatie croniche), uremia, infezioni del tratto urinario con stasi, sindrome di Reye, errori congeniti del metabolismo compresi deficit enzimatici nel ciclo dell’urea, sindrome da iperornitinemia-iperammoniemia-ipercitrullinuria, nutrizione parenterale, ureterosigmoidostomia, terapia con acido valproico. Nel caso della cirrosi, l’aumento della ammoniemia è dovuto all’alterato flusso epatico. Spesso viene richiesto nel caso di utilizzo di farmaci per l’epilessia, acido valproico in particolare.
L’ammoniaca e quindi l’ammoniemia nel sangue è un composto tossico per il sistema nervoso centrale e quindi deve essere rapidamente metabolizzata in urea dal fegato. L’insufficienza epatica o comunque danni al fegato di diversa natura, difetti enzimatici congeniti ad esempio, creano un alterata metabolizzazione di questa molecola. L’aumento dell’ammoniemia conseguente può creare gravi danni al nostro organismo.
Cause di ammoniemia alta
Insufficienza epatica da cirrosi, epatiti in genere
Sanguinamento gastrointestinale
Sindrome di Reye
Malattie genetiche con compromissione del metabolismo dell’urea
Leucemia acuta.
Valori normali
15 – 60 µcg/100ml
Fattori interferenti
Il paziente deve rimanere a digiuno nelle 12 ore che precedono l’esecuzione del test. Sospensione del fumo nelle 48 ore che precedono il test.
Esami di laboratorio:
Bilirubina, gamma-GT, FibroMAX, Anticorpi Anti Virus Epatite A, Anticorpi Anti Virus Epatite B, Anticorpi Anti Virus Epatite C, Virus epatite D, Colinesterasi
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