Acido Valproico
L’ Acido Valproico è utilizzato nella terapia di diversi tipi di epilessia (grande male, piccolo male, epilessia mioclonica). Viene somministrato in una-quattro dosi die raggiungendo la massima concentrazione plasmatica in 1-3 ore per la somministrazione per sciroppo, ed in 4 ore per la somministrazione in compresse. L’emivita del farmaco è di 6-8 ore. In caso di sovradosaggio può determinare effetti tossici quali nausea, sedazione, epatotossicità, tremore ed assenza di coordinamento e alterazioni della coagulazione.
Intervallo terapeutico:
50 – 100 mcg/ml
Fattori interferenti
La cirrosi e le malattie del fegato in genere causano una diminuzione del legame con le proteine, aumentando il volume di distribuzione ed il tempo di dimezzamento del farmaco. La diminuzione dell’albumina può determinare un aumento delle concentrazioni di acido valproico libero. L’acido interferisce con la fenitoina, la carbamazepina, il fenobarbitale, il primidone. Durante la terapia con acido valproico vanno monitorizzate le transaminasi, le piastrine ed i parametri della coagulazione. Il farmaco, se somministrato ad alte dosi, può inibire l’aggregazione piastrinica ed essere epatotossico.
È consigliabile il digiuno.
Provetta specifica per il siero: tappo rosso.
Esami di laboratorio:
Emocromo, Azotemia, Creatininemia, Esame delle urine
Malattie, sintomi e pagine collegate:
Polisonnografia, Omeopatia, Medicina Alternativa, Medicina Chiropratica, Medicina Naturopatica, Medicina Ayurvedica, Pressione del sangue, Malattia di Alzheimer, Morbo di Parkinson, Epilessia
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