Beta Trombo globulina Plasmatica
La Beta Trombo globulina Plasmatica è, come il fattore piastrinico 4 (PF4), una proteina di origine piastrinica dotata di attività antieparinica ed antiprostaciclinica, avente perciò un’azione trombogenica.
È una proteina che si trova nel sangue ed è coinvolta nella coagulazione. La sua funzione principale è quella di aiutare le piastrine a formare un coagulo quando un vaso sanguigno si rompe per evitare la perdita di sangue.
Tuttavia, la presenza di beta trombo globulina in eccesso può essere un segnale di problemi di coagulazione del sangue. Ad esempio, la sua presenza elevata può aumentare il rischio di trombosi, un disturbo che si verifica quando un coagulo di sangue si forma in un vaso sanguigno e impedisce il flusso sanguigno.
Il test per la beta trombo globulina viene spesso utilizzato per determinare il rischio di trombosi in pazienti con malattie cardiovascolari. Tuttavia, è importante notare che la presenza di beta trombo globulina elevata non è sempre indicativa di problemi di coagulazione del sangue e può essere influenzata da una serie di fattori, tra cui l’età, il sesso e lo stile di vita.
Valori elevati di beta-tromboglobulina nel plasma possono indicare un’aumentata attività piastrinica e sono stati associati a diverse condizioni patologiche, tra cui:
-
Trombosi venose: formazione di coaguli nelle vene.
-
Coagulazione intravascolare disseminata: una grave condizione in cui si formano piccoli coaguli in tutto il sistema circolatorio.
-
Preeclampsia: complicanza della gravidanza caratterizzata da ipertensione e danno ad altri organi.
-
Malattie delle arterie periferiche: patologie che colpiscono le arterie al di fuori del cuore e del cervello.
-
Infarto cardiaco: morte del tessuto cardiaco dovuta a insufficiente apporto di sangue.
-
Porpora trombotica trombocitopenica: disturbo raro che causa la formazione di piccoli coaguli in tutto il corpo.
È importante notare che valori elevati di beta-tromboglobulina possono anche derivare da modalità errate di prelievo del campione, senza essere espressione di una malattia sottostante. Pertanto, la beta-tromboglobulina viene abitualmente misurata insieme al fattore piastrinico 4 per una valutazione più accurata.
Sintomi correlati: La beta-tromboglobulina in sé non causa sintomi specifici. Tuttavia, le condizioni associate a livelli elevati possono manifestarsi con vari sintomi, tra cui:
-
Dolore e gonfiore: spesso presenti nelle trombosi venose.
-
Sintomi neurologici: come confusione o convulsioni nella coagulazione intravascolare disseminata o nella porpora trombotica trombocitopenica.
-
Ipertensione e proteinuria: caratteristiche della preeclampsia.
-
Dolore toracico: tipico dell’infarto cardiaco.
Valori alti a livello plasmatico sono un’indice dunque di attivazione delle piastrine con un’aumentata tendenza all’aggregazione piastrinica. I livelli sono alti nelle arteriopatie periferiche, infarto miocardico, vasculopatie cerebrali, diabete con vasculopatie iniziali, trombosi venose profonde recenti, malattie mieloproliferative, CID, pre-eclampsia.
Fattori interferenti
I farmaci antiaggreganti debbono essere sospesi 72 ore prima del dosaggio.
Esami di laboratorio:
Trigliceridi, Omocisteina, Oxi Test, Fibrinogeno, PTT, Proteina C e S, LAC, Antitrombina III, Guanosina deossidata (8-OHdG), MTHFR, INR, Fattore V di Leiden, Omega 3, D-Dimero, Fattore piastrinico 4 (PF4)
Malattie, sintomi e pagine collegate:
Fitness, Intolleranze alimentari, Colesterolo e trigliceridi, Gravidanza, Infertilità, Coagulazione
Discussion about this post