Fattore V di Leiden
Il Fattore V di Leiden (Fattore 5) è un cofattore essenziale per l’attivazione della protrombina a trombina. Una mutazione del gene che codifica per il fattore V porta ad una resistenza alla proteina C attivata (APC) nei test di laboratorio ed una maggiore attività pro-coagulante del fattore V attivato che predispone alla trombosi (Sindrome o morbo di Leiden). I soggetti eterozigoti hanno un rischio 8 volte superiore di sviluppare una trombosi venosa, mentre gli omozigoti hanno un rischio pari ad 80 volte. La trombosi è favorita da condizioni predisponenti quali la gravidanza, l’assunzione di contraccettivi orali (pillola anticoncezionale), gli interventi chirurgici.
Gravidanza
Nella gravidanza una condizione genetica di eterozigosi per il Fattore Leiden può portare all’aborto spontaneo, alla eclampsia, a difetti della placenta, alla Sindrome HELLP (emolisi, elevazione enzimi epatici, piastrinopenia).
Il Fattore V di Leiden è indicato in tutti i casi in cui possono esserci cause genetiche di predisposizione a difetti della coagulazione. Un’alterazione di questo fattore aumenta infatti il rischio di malattie trombotiche, ictus, infarto, distacco della placenta, poliabortività, disturbi della fertilità in genere, sterilità femminile.
Fattori interferenti
Normale prelievo di sangue.
Esami di laboratorio:
Trigliceridi, Anti Beta-2-Glicoproteina, Omocisteina, Oxi Test, Fibrinogeno, PTT, PT, Proteina C e S, LAC, Antitrombina III, Guanosina deossidata (8-OHdG), MTHFR, INR, Omega 3, D-Dimero, Betatromboglobulina, Fattore piastrinico 4 (PF4)
Malattie, sintomi e pagine collegate:
Fitness, Intolleranze alimentari, Colesterolo e trigliceridi, Gravidanza, Infertilità, Ictus cerebrale, Coagulazione, Infarto miocardio
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