Uricemia
L’ Uricemia è il prodotto finale del catabolismo delle purine esogene ed endogene.
Molte persone credono che la carne rossa sia una delle principali cause di elevati livelli di acido urico, ma in realtà la questione è molto più complessa di così.
Innanzitutto, non tutti coloro che consumano carne rossa sviluppano l’uricemia. Inoltre, ci sono molti altri fattori che possono influenzare i livelli di acido urico, come l’età, il sesso, l’indice di massa corporea, l’assunzione di alcol e di alcuni farmaci.
Detto questo, ci sono alcune evidenze che suggeriscono che il consumo eccessivo di carne rossa può aumentare i livelli di acido urico. Questo perché la carne rossa contiene elevate quantità di purine, sostanze che possono essere convertite in acido urico nel corpo.
Tuttavia, questo non significa che la carne rossa debba essere completamente eliminata dalla dieta. In realtà, la carne rossa può essere una fonte importante di proteine e nutrienti essenziali.
L’importante è moderare il consumo di carne rossa e scegliere tagli magri, come la carne di pollo o di tacchino. Inoltre, è consigliabile evitare di consumare carni rosse processate, come gli hot dog e i salumi, che contengono elevate quantità di grassi saturi e additivi chimici.
In generale, una dieta equilibrata e varia può aiutare a mantenere i livelli di acido urico sotto controllo. Ciò significa includere nella propria alimentazione frutta e verdura, cereali integrali, legumi e fonti proteiche magre, come il pesce e il tofu.
In conclusione, sebbene la carne rossa possa essere un fattore di rischio per l’uricemia, non è necessario eliminarla completamente dalla propria dieta. Una moderazione e una scelta consapevole dei tagli di carne possono aiutare a mantenere un livello sano di acido urico nel sangue.
Valori alti dell’uricemia
L’Uricemia è aumentata (iperuricemia) per aumentato apporto alimentare (frattaglie e legumi, dieta iperproteica, carne rossa in genere) o per aumentata produzione endogena: gotta primaria, malattie linfo e mieloproliferative, iperparatiroidismo, cancro, emolisi, plasmocitoma, ascessi, psoriasi, radioterapia, chemioterapia.
E’ alta anche per ridotta escrezione: nefropatie croniche, etilismo, chetoacidosi, gestosi.
Valori bassi
È bassa nelle nefropatie croniche, malattia di Wilson, emopatie.
Valori normali
4 – 8 mg/dl
Fattori interferenti
I valori tendono ad aumentare in seguito a terapie con diuretici (tiazidici e dell’ansa), salicilati a basse dosi, etambutolo. I valori diminuiscono in corso di terapie con probenecid, sulfinpirazone, allopurinolo, salicilati ad alte dosi, ACTH e cortisonici, dicumarolici, 17-beta-estradiolo.
Provetta specifica per il siero: tappo rosso.
Esami di laboratorio:
Colesterolo Totale, Trigliceridi, Azotemia, Creatininemia
Malattie, sintomi e pagine collegate:
Gotta, Gonalgia: dolore al ginocchio, Obesità, Dolore ai piedi, Dolore alle mani, Dolore alla schiena, Artrite, Artrosi, Terme, Renella
Discussion about this post