Aggregazione Piastrinica
L’Aggregazione Piastrinica è determinata tramite l’aggiunta di agenti aggreganti, ADP e collagene, al plasma ricco di piastrine. La loro funzione principale è quella di formare un coagulo, il cosiddetto tappo emostatico che contribuisce al blocco del sangue nelle emorragie.
L’aggregazione piastrinica conseguente rappresenta un’indice diretto della funzionalità piastrinica stessa. L’ADP è immagazzinato in alcuni organuli piastrinici dai quali viene normalmente rilasciato durante la coagulazione. Il collagene invece non è presente nelle piastrine, ma costituisce gran parte del tessuto connettivo del sistema vascolare ed è considerato il primo fattore pro-aggregante o pro-coagulante che porta alla formazione di un trombo o di un tappo emostatico.
Indicazioni
L’esame è indicato nel sospetto di una malattia di Von Willerbrand, di Glanzmann, nella sindrome di Bernard-Soulier e nel fenomeno di Raynaud.
Fattori interferenti
L’acido acetilsalicilico, gli antistaminici, il clorodiazepam, il clofibrato, cocaina, corticosteroidi, diazepam, dipiradamolo, furosemide, gentamicina, indometacina ed antinfiammatori non steroidei, marijuana, fenotiazine, fenilbutazone, propanolo, composti della piramidina, sulfinpirazone, teofillina, antidepressivi triciclici possono inibire l’aggregazione piastrinica falsando i risultati.
Esami di laboratorio:
Colesterolo, Trigliceridi, Omocisteina, Oxi Test, Fibrinogeno, PTT, PT, Proteina C e S, LAC, Antitrombina III, Guanosina deossidata (8-OHdG), MTHFR, INR, Fattore V di Leiden, Omega 3, D-Dimero, Betatromboglobulina, Fattore piastrinico 4 (PF4), Numero di Dibucaina
Malattie, sintomi e pagine collegate:
Fitness, Intolleranze alimentari, Colesterolo e trigliceridi, Gravidanza, Infertilità, Coagulazione
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