Prenatal-Safe
Il Prenatal-Safe è un esame prenatale non invasivo che, analizzando il DNA fetale libero circolante isolato da un campione di sangue materno, valuta la presenza di aneuploidie fetali comuni in gravidanza e in particolare è in grado di rilevare:
ANEUPLOIDIE
Trisomia 21 (Sindrome di Down)
18 (Sindrome di Edwards)
13 (Sindrome di Patau)
Monosomia X (Sindrome di Turner)
XXX (Trisomia X)
XXY (Sindrome di Klinefelter)
XYY (Sindrome di Jacobs)
ALTERAZIONI CROMOSOMICHE STRUTTURALI
Alterazioni cromosomiche strutturali microscopiche
Alcune comuni sindromi da microdelezione/microduplicazione (Sindrome di DiGeorge, Cri-du-chat; Prader-Willi/Angelman)
Il Prenatalsafe richiede un semplice prelievo di sangue della gestante, con un età gestazionale di almeno 10 settimane di gravidanza, dal quale si analizza il DNA fetale circolante.
E’ un test sicuro perché NON INVASIVO e quindi in grado di azzerare i rischi di abortività presenti nelle tradizionali tecniche di diagnosi prenatale invasiva, come l’amniocentesi e la villocentesi e affidabile in quanto ha un’attendibilità superiore al 99% nel rilevare la trisomia 21, la trisomia 18 e la trisomia 13, e del 95% per rilevare la Monosomia X, con percentuali di falsi positivi minori dello 0.1%.
Il costo dell’esame presso il laboratorio Genoma di Roma ma anche in altre strutture a Milano, Torino, Bologna è comunque minore dell’amniocentesi classica e varia a seconda del numero di alterazioni cromosomiche che si vogliono testare.
Il test può essere utilizzato anche in caso di:
gravidanze singole e gemellari anche se ottenute con tecniche di fecondazione assistita, sia omologhe che eterologhe in condizioni di infertilità;
precedenti gravidanze andate a termine;
precedenti gravidanze esitate in aborto spontaneo o seguite da interruzione volontaria di gravidanza
Indicazioni all’esecuzione del test
Gravidanze in cui è controindicata la diagnosi prenatale invasiva (es. rischio di aborto spontaneo)
Screening del primo trimestre (Bi-Test) positivo
Età materna avanzata (>35 anni)
Quadro ecografico di anomalie fetali suggestive di aneuploidia
Anamnesi personale/familiare di anomalie cromosomiche
In alcuni casi l’esame potrebbe fornire un risultato che indica un sospetto di presenza di aneuploidia cromosomica (risultato “borderline”). In tale evenienza verrà consigliato di confermare il risultato mediante diagnosi prenatale invasiva.
Esami di laboratorio:
Emocromo, Azotemia, Creatininemia, Alfafetoproteina , Albumina, Acidi Biliari, 17-beta-Estradiolo, Bitest, Candida, Cariotipo su sangue, Chlamydia, Cytomegalovirus, Estriolo, Ferritina, Gardnerella, Hb-fetale, Herpes Virus, Insulina, MTHFR, Lac, Proteina C e S, Rosolia, Sideremia, Test di Coombs, TPHA, Toxoplasmosi, Tritest, Ecografie, PlGF (Low plasma placental growth factor), Papilloma Virus
Malattie, sintomi e pagine collegate:
Amniocentesi, Infertilità, Calcola la data del parto, Citogenetica, Esenzioni in gravidanza, Il decreto legislativo sulle esenzioni dal ticket in gravidanza, Anemia mediterranea, Omeopatia, Anemia, Diabete Mellito, Stipsi (Stitichezza), Check-up gravidanza
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