HPL (ormone lattogeno placentare)
L’ HPL (ormone lattogeno placentare) viene prodotto durante lo sviluppo dell’embrione, e immesso quasi esclusivamente nella circolazione materna. Dimostrabile nel siero e nelle urine della gestante a partire dalla sesta settimana, aumenta progressivamente durante la gravidanza e diminuisce rapidamente dopo il parto. L’emivita dell’HPL nel circolo materno è variabile da 10 a 30 minuti; è quindi un importante indice per la valutazione della funzionalità placentare. Il suo dosaggio effettuato su un normale prelievo di sangue, insieme alla Beta-HCG, viene utilizzato per il monitoraggio della gravidanza e dello stato di benessere del feto. L’HPL infatti influenza il metabolismo degli zuccheri, dei grassi e delle proteine sia nella gestante che nel feto contribuendo ad una corretta crescita fetale. Brusche diminuzioni dell’HPL sono associate a minaccia di aborto e sofferenza fetale. Livelli alti di HPL si possono riscontrare nel caso di diabete mellito, eritroblastosi, gravidanze gemellari.
Fattori interferenti
Consigliabile il digiuno nelle 6-8 ore che precedono il prelievo.
Provetta specifica per il siero: tappo rosso.
Esami di laboratorio:
Emocromo, Azotemia, Creatininemia, Alfafetoproteina , Albumina, Acidi Biliari, 17-beta-Estradiolo, Bitest, Candida, Cariotipo su sangue, Chlamydia, Cytomegalovirus, Estriolo, Ferritina, Gardnerella, Hb-fetale, Herpes Virus, Insulina, MTHFR, Lac, Proteina C e S, Rosolia, Sideremia, Test di Coombs, TPHA, Toxoplasmosi, Tritest, Ecografie, PlGF (Low plasma placental growth factor), Esame delle urine
Malattie, sintomi e pagine collegate:
Infertilità, Calcola la data del parto, Gravidanza, Citogenetica, Esenzioni in gravidanza, Il decreto legislativo sulle esenzioni dal ticket in gravidanza, Anemia mediterranea, Check-up endocrinologico, Ormoni, Microbiota vaginale
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